Una cosa divertente (?) che non farò mai più – giorno 3

Una cosa divertente (?) che non farò mai più – giorno 3

Diario di Bordo – giorno 3

Mia sorella dice: la crociera è come l’antibiotico, comincia a fare effetto dopo tre giorni.
In effetti, oggi mi sento meglio, sarà che mi sveglio con la nave in navigazione in mezzo a un mare blu assolutamente piatto, con la Corsica all’orizzonte e sotto un sole ancora timido, ma determinato ad allestirci una giornata meravigliosa.
Si prospetta un primaverile due di novembre, giornata meteorologicamente miracolosa che decido di inaugurare passeggiando sui ponti altissimi della nave.
E’ presto, sono le sette e mezza, ma si sa, il mattino ha l’oro in bocca e io sono positiva – ops, mi è scappato l’aggettivo – con il mondo.
Devo riconoscere che l’esperienza è bellissima, ma soprattutto, mi offre uno sguardo sulla nave che si sveglia e sulla miriade di formichine orientali in divisa blu che si affannano a pulire i chilometri quadrati di vetri e specchi, a sanificare sdraio, a dar di mocio su le tavole del ponte – non ad annaffiare le piante, che tanto sono tutte finte.
In questo viaggio strano, con pochissimi passeggeri a bordo, meno di mille su una capienza di oltre sei mila, l’equipaggio è in sovrannumero e – conti alla mano – risulta un membro dello staff per passeggero.
Attira la mia attenzione un simpatico addetto, impegnato a lucidare con solerzia una statua a poppa che raffigura una figura femminile. Un quarto d’ora a passare lo straccetto su seno e culo cromati dell’artistica installazione. Faccio 3 giri del percorso running e l’addetto è ancora assorto nel suo compito: o la singletudine obbligata a bordo gioca brutti scherzi o sono davvero, davvero accurati con le pulizie.
Oggi non abbiamo toccato terra e l’effetto “bolla” di questa crociera ha raggiunto forza nove.
I single hanno cominciato a socializzare – anche gli agenti di viaggio in “fam trip”, come lo chiamano tra di loro, ridacchiano promiscui nell’idromassaggio – ho individuato un branco di delfini e, avvistamento ancora più raro, ho incrociato perfino tre ufficiali biancovestiti che talvolta parlano dagli altoparlanti, ma di rado appaiono tra i crocieristi.
Connessione internet defunta fra le miglia marine, relax, orizzonti belli aperti come piacciono a me e io su e giù dal toboga il 2 di novembre come se avessi 12 anni.
Oggi davvero non riesco a scrivere nulla di perfido sulla crociera.
O forse, qualcosa sì. Con la spocchia snob che ho messo in valigia, non posso fare a meno di notare alcuni oggetti emblematici della grande finzione: oltre alle già impressionanti piante di plastica ovunque, di plastica sono pure i salumi, gli ortaggi e le torte delle ambientazioni delle isole dei ristoranti, ma soprattutto – inorridite – è di polistirolo l’interno dei libri nelle libreria dello stiloso ristorante in radica e ottone riservato ai clienti “perla e diamante”, evidentemente grandi accumulatori di punti crociera, ma non di pagine di narrativa.
Però oggi, con la zumba in sottofondo, non sono in giornata da sottilizzare tanto.
Mare, sapore di mare…
Intanto, dalla bolla in navigazione, aspettiamo l’ultimo dpcm di Conte, tutti allegri come l’orchestrina sul Titanic.

Leggi il resto del diario di bordo:

giorno 1
giorno 2

giorno 4
giorno 5
giorno 6 – 7 – 8

div#stuning-header .dfd-stuning-header-bg-container {background-image: url(https://dapinguente.it/wp-content/uploads/2019/11/3d-empty-studio-room-show-booth-black-background_78474-24.jpg);background-color: #303030;background-size: cover;background-position: top center;background-attachment: initial;background-repeat: no-repeat;}#stuning-header div.page-title-inner {min-height: 350px;}