Souvenir

Si può viaggiare da fermi, si può viaggiare leggeri sulla semplice suggestione di un souvenir, una cartolina ingiallita, una poesia, un racconto, un vecchio disco, una musica di altre latitudini.

Da sempre il viaggio è potente metafora – accoglie in sé partenze, orizzonti, frontiere, incontri.

Ci si muove, anche senza muoversi, nella dimensione profondamente umana dell’immaginazione e del pensiero, sull’eco della letteratura, delle storie e della musica che arriva da lontano.

Racconti di viaggio letterari, della memoria e della storia… quando il mondo era più grande di adesso. Destinazioni improbabili, tra Mediterraneo, Sudamerica, Balcani, su locomotive e battelli, spolverando souvenir. Lo spettacolo attraversa riflessioni ironiche legate al mondo dei viaggi, dei souvenir, dell’esperienza del viaggiare, cuce insieme narrazioni di storie letterarie legate a immaginari geografici. Alterna sorriso, malinconia, riflessione e colori del mondo. Per ricordare che, da che uomo è uomo, c’è sempre un viaggio da intraprendere, un’Itaca da raggiungere, e che siamo nomadi, sempre.