Prima che lo spirito natalizio mi travolga, concedetemi ancora gli ultimi “due minuti d’odio” di orwelliana memoria.
Ecco le cinque cose che detesto su Facebook:
- 1. le video ricette di cucina dove in un giro di fotogramma le uova passano dallo stato “con guscio” a quello “albume montato a neve e tuorli spumosi, in ciotole separate con tutto pulito intorno”, col risultato che io credo sia una torta veloce e poi impiego una mattina solo a montare il burro.
- 2. Le classifiche tipo “le cinque cose che detesto di Facebook”, soprattutto quelle che, per rendere irresistibile il clik, commentano “la terza è veramente incredibile”. Se era così incredibile, perché non l’hai messa per prima?
- 3. Le striscie dei Peanuts taroccate, che mettono in bocca a Snoopy citazioni buoniste alla Fabio Volo. Usate Candy Candy o Topolino, giù le mani da icone filosofiche come Lucy o Charlie Brown.
- 4. I post che cominciano con “vediamo chi ha il coraggio di condividerlo”. Ecco, appunto, no.
- 5. I cospirazionisti. Cioè la versione diffidente del mito. Preferiscono credere in un controllo malvagio, piuttosto che rassegnarsi all’idea che quasi tutto avvenga senza controllo. Preferiscono credere a perfide e geniali regie occulte, piuttosto che all’imbecillità alla luce del sole. E’ dura, ma rassegnatevi: entropia e imbecillità hanno sempre un’incidenza più probabile.
Mentre scrivo, mi vengono in mente molte altre cose che detesto su FB, ma ho promesso “cinque” e ormai è Natale. Prepariamoci a una cascata di auguri social e gente convinta che ci interesserà moltissimo “il video – creato da un algoritmo – del suo 2017 in pillole”.
Enjoy!