Gli studenti dell’Istituto tecnico agrario, costretti dai prof ad occupare le prime file, siedono educatamente rassegnati… beh, almeno un paio d’ore di lezione le hanno sfangate con questa storia del teatro.
Ecco una gran bella sfida per il signor di Bergerc!
Per darsi un tono, si guardano incuriositi e sorridono della tipa che vuole raccontar loro una roba dell’ottocento… ma dopo dieci minuti, sono già tutti immobili sulle poltrone trafitti dalla storia, a toccare il naso e ridere dei compagni, di volta in volta ingaggiati nel duello da quell’attaccabrighe di un moschettiere e dalla tipa che non li lascia mica in pace, no, scende in platea e recita proprio a loro – soprattutto a quelli stravaccati che sembrano lì per forza.
“Con me? Proprio con me ce l’ha Cyrano?”.
Sì, esattamente per te la racconto.
Magia! Sono tutti svegli a vedere che succede.
“Ferisce più la parola o la spada?” Sono sopravvissuti alle scuole medie, lo sanno.
In fondo alla platea c’è anche chi pomicia, ma, d’altronde, è la scena del balcone, c’è il violino che suona…
“E poi cos’è un bacio? Un giuramento fatto poco più da presso, un più preciso patto…”
“E poi cos’è un bacio? Un giuramento fatto poco più da presso, un più preciso patto…”
Lettere o messaggini di whatsapp, la liturgia del corteggiamento li riguarda, la paura di essere derisi li riguarda, la voglia di infilzarne in duello un paio, anche.
Pennacchio, applausi e vi è piaciuto? “Moltissimo”.
Conoscevate la storia? “No, ma mia madre la conosceva”.
Sorrido, pensando che è la stessa risposta che avrebbero dato i miei, di figli.
Sorrido, pensando che è la stessa risposta che avrebbero dato i miei, di figli.
E bravo Cyrano, imbattibile anche con i quindicenni, il sabato mattina 🙂